La silhouette della formica in negativo vuole rappresentare la fragilità degli esseri più deboli, non a caso questo piccolo insetto viene visto tra i più vulnerabili per via delle sue piccole dimensioni. Il tutto viene enfatizzato una volta a confronto con l’immagine riflessa delle nostre scarpe nello specchio. Il titolo dell’opera prende in prestito un termine tedesco che traduce la sensazione di piacere provocato dalla sfortuna altrui o tradotto anche con “gioia maligna”, “soddisfazione cinica”.
Valentina Marchesi / T68 / Specchio e carta adesiva su plexiglass