Cercasi eroe

Da quanto tempo siamo qui e quanto ancora ci resta da vivere per capire dove finisce il potere e dove comincia l’eroe. 
Non sono bastati mille tiranni e 100.000 guerre per delinearne i loro confini ed è quasi certo che andremo avanti così fino alla fine della nostra storia.

Davanti all’opera di Giuseppe Diotti “Antigone” 1845, ci troviamo immersi nella tragedia greca in cui Sofocle racconta il potere e la sua disfatta.
Tutti noi che oggi rileggiamo la storia e che viviamo un presente meno consapevole del reale, accusiamo l’ingiusto con un post e attendiamo con ansia un suo feedback immediato; la celebrità in rete, a volte, per chi la cerca, può essere vissuta forse come un atto di coraggio?  Essa comporta per chi pubblica il sacrificio di esporre sé stesso sul web. Gli eroi come quelli della Marvel oggi ci allontanano dalla percezione autentica del mondo, lasciando spazio e tempo all’indifferenza di ciò che ci circonda.
Dunque nel nostro tempo sembra quasi che la figura dell’eroe venga confusa o a dire il vero quasi dimenticata.

Diotti nella sua opera aveva risolto il tema della contrapposizione tra l’eroina e il tiranno, ora però di essa noi ne prendiamo l’anima contemporanea e l’argomento, se pur  apparentemente datato, rimane attuale e sempre tragico: l’esporsi contro i poteri ingiusti rimane oggi nei parametri di un’etica idealistica personale.
Il potere è sempre più invisibile e si manifesta in ogni luogo in modo immateriale. Da queste mie considerazioni, ritengo dunque che al potere appartiene la dimensione mistica dell’ubiquità: è impalpabile e si manifesta su immagini alla deriva o nascosto tra le righe di un testo oppure a volte si insinua amichevolmente portandoci per mano apparentemente lungo un sentiero dorato. 

Il tema dell’Antigone, in questo nuovo progetto, ci invita a riflettere sulla figura dell’eroe e l’insinuazione del potere ingiusto.
Il progetto di quest’anno ha coinvolto 45 studenti del primo anno dell’Accademia di belle arti di G. Carrara di Bergamo che hanno realizzato altrettante opere, costruite tutte su piastrelle provenienti dalla divisione reticolare di una riproduzione del quadro del Diotti. Le opere degli studenti, prodotte liberamente con ogni tecnica e linguaggio, verranno allestite ricomponendo un quadro che allude alle dimensioni del dipinto originale.

 

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